La morte cardiaca improvvisa (MCI) è un evento naturale dovuto a cause cardiache, che può verificarsi in un soggetto con o senza una cardiopatia nota. Ogni anno, nel nostro Paese, 60.000 persone sono vittime di arresto cardiaco: improvvisamente, viene meno la funzione di “pompa” del cuore e, nell’80% dei casi, ciò è causato da due ritmi cardiaci patologici, la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare.

Le evidenze scientifiche dimostrano che, intervenendo rapidamente con le manovre “salva-vita” di rianimazione cardiopolmonare di base e con la defibrillazione precoce, molte vittime potrebbero essere salvate. Quando un cuore si ferma, le lancette dell’orologio scorrono velocemente: ogni minuto che passa determina una diminuzione del 10% di probabilità di ritorno a un ritmo cardiaco spontaneo (ROSC) e diminuisce, parimenti, la possibilità di un ritorno alla vita normale, senza esiti invalidanti.

Ecco perché è fondamentale intervenire nel più breve tempo possibile dall’evento: ogni cittadino può eseguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e, se disponibile, utilizzare un defibrillatore semi-automatico o automatico esterno, grazie al quale la sopravvivenza post-arresto cardiaco può essere raddoppiata o triplicata, se utilizzato nei primi minuti dall’evento (L. 4 agosto 2021, n. 116 e art. 54 c.p. “stato di necessità”).

Purtroppo, le statistiche ci dicono che solo nel 58% dei casi chi assiste ad una morte improvvisa interviene con le manovra salvavita di “rianimazione cardio-polmonare di base” e nel 28% dei casi con il defibrillatore: una percentuale assolutamente troppo bassa, visto che, con questi dati, solo l’8% dei colpiti da arresto cardiaco riesce a sopravvivere.

ARES 118 promuove, comunque, la diffusione tra i cittadini della cultura dell’emergenza ed in particolare delle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e della defibrillazione precoce, per le quali sono disponibili corsi specifici.

La legge n° 116 del 04/08/2021 ha incaricato l’ARES118 di organizzare un’anagrafe dei defibrillatori automatici presenti nel territorio regionale. Entro 60 gg dall’entrata in vigore (28/08/2021) della suddetta legge i soggetti pubblici e privati già dotati di un DAE devono darne comunicazione alla centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118. L’ Azienda ARES118 della regione Lazio ha definito come percorso per una corretta registrazione la compilazione della scheda a seguire della presente comunicazione. Deve essere compilata, in ogni suo punto, una scheda per ogni defibrillatore in possesso di un Ente/Società. Qualora un Ente/Società con più DAE avesse più soggetti abilitati all’uso, i loro nomi devono essere indicati sulla scheda di ogni DAE. E’ altresì compito dell’Ente/Società la compilazione della scheda intervento nel caso di utilizzo del DAE. L’atto di ricognizione dell’esistente e del funzionante rientra nelle attività del programma per la diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni individuato con DGR 550/11 dalla Regione Lazio.

La Regione Lazio con la Determinazione n. G07868 del 29/05/2014, ha dato mandato all'Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118, di concerto con la Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria, di individuare le modalità per la creazione di un elenco regionale di Enti formatori, in cui vengano iscritti i Centri di Formazione individuati utilizzando i criteri di accreditamento, di cui alle note del Ministero della Salute DGPROGS prot. 0013917-P-20/05/2014 e dell'ARES 118 prot. N. 1458/DS/2014.

Centri di Formazione BLSD/PBLSD: accreditamento e gestione corsi.