Procedura Interna sulla corretta gestione dell'esercizio di un diritto del soggetto interessato
AZIENDA REGIONALE EMERGENZA SANITARIA 118, (C. f. e P. IVA: 08173691000) (infra “ARES 118”), in persona del suo legale rappresentante pro tempore, con sede legale in Roma, via Portuense, 240, intende illustrare – in ossequio al combinato disposto tra gli artt. 5 paragrafo 1) lettera a) e paragrafo 2), 12 paragrafo 2), 25, 32 paragrafo 1) lettera d), Considerando n. 59), da 63) a 68) e 78) del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) – il formale ed agevole processo (interno) di gestione dell’esercizio di un diritto, previsto dagli artt. da 15 a 22 del GDPR, da parte di un soggetto interessato.
I diritti del soggetto interessato
Diritto di accesso
In primo luogo, si rileva che il diritto di accesso è regolamentato all’art. 15 del GDPR (“1. L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la conferma che sia o meno in corso un trattamento di dati personali che lo riguardano e in tal caso di
ottenere l’accesso ai dati personali e alle seguenti informazioni:
Diritto di rettifica L’art. 16 del GDPR disciplina il diritto in parola, affermando al riguardo che: “L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la rettifica dei dati personali inesatti che lo riguardano senza ingiustificato ritardo. Tenuto conto delle finalità del trattamento, l’interessato ha il diritto di ottenere l’integrazione dei dati personali incompleti, anche fornendo una dichiarazione integrativa” , da leggersi, in combinato disposto, con il relativo Considerando n. 65) . L’esercizio del diritto di rettifica consiste, in sintesi, nella possibilità per l’interessato di correggere, aggiornare o integrare i propri dati personali: nello specifico, occorre aggiungere, da un lato, che la rettifica può riguardare soltanto i dati oggettivi e, dunque, non anche quelli cd. valutativi e, per altro verso, che, l’attività di aggiornamento dei dati (e la loro completezza) non costituisce, invero, per l’interessato un obbligo ma una facoltà, all’opposto di quanto accade per il Titolare del trattamento, il quale, nel rispetto dei principi generali di cui al GDPR, deve provvedere alla rettifica tutte le volte in cui ne abbia, o dovrebbe averne, contezza
Diritto di cancellazione Tale diritto (meglio conosciuto come “diritto all’oblio”) è regolamentato all’art. 17 del GDPR (“1. L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali, se sussiste uno dei motivi presenti nel documento originale a pagina 3.
Diritto di limitazione Il diritto in parola è regolamentato, in via principale, dall’art. 18 del GDPR (“1. L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la limitazione del trattamento quando ricorre una delle ipotesi alencate a pagina 4 del documento originale.
Obbligo di notifica in caso di rettifica o cancellazione dei dati personali o limitazione del trattamento L’art. 19 del GDPR costituisce una mera integrazione del diritto di rettifica, di cancellazione e di limitazione (“Il titolare del trattamento comunica a ciascuno dei destinatari cui sono stati trasmessi i dati personali le eventuali rettifiche o cancellazioni o limitazioni del trattamento effettuate a norma dell’articolo 16, dell’articolo 17, paragrafo 1, e dell’articolo 18, salvo che ciò si riveli impossibile o implichi uno sforzo sproporzionato. Il titolare del trattamento comunica all’interessato tali destinatari qualora l’interessato lo richieda”).
Diritto alla portabilità Tale diritto è disciplinato all’art. 20 del GDPR (“1. L’interessato ha il diritto di ricevere in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico i dati personali che lo riguardano forniti a un titolare del trattamento e ha il diritto di trasmettere tali dati a un altro titolare del trattamento senza impedimenti da parte del titolare del trattamento cui li ha forniti con le condizioni specificate nel documento originale.
Diritto di opposizione Il diritto in esame è regolamentato all’art. 21 del GDPR (“1. L’interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento, per motivi connessi alla sua situazione particolare, al trattamento dei dati personali che lo riguardano ai sensi dell’articolo 6, lettere e) o f), compresa la profilazione sulla base di tali disposizioni.
Le limitazioni all’esercizio dei diritti del soggetto interessato
In aggiunta alle limitazioni previste dal GDPR (e sopra meglio illustrate) per l’esercizio di ogni singolo diritto, si pone in evidenza il fatto che essi sono, altresì, potenzialmente soggetti ai limiti specificatamente individuati all’interno degli artt. 2 undecies e 2 duodecies del novellato D.Lgs. n. 196/2003 (es. investigazioni difensive o esercizio di un diritto in sede giudiziaria; tutela della riservatezza dell’identità di un dipendente che segnala un illecito di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio; ragioni di giustizia)
Forma e tempistica di riscontro all’esercizio dei diritti del soggetto interessato
Nel rispetto dell’art. 12 paragrafo 3) del GDPR, il Titolare del trattamento deve fornire al soggetto interessato le informazioni relative all’azione intrapresa riguardo a una richiesta ai sensi degli articoli da 15 a 22 “senza ingiustificato ritardo e, comunque, al più tardi entro un mese dal ricevimento della richiesta stessa. Tale termine può essere prorogato di due mesi, se necessario, tenuto conto della complessità e del numero delle richieste. Il Titolare del trattamento informa l’interessato di tale proroga, e dei motivi del ritardo, entro un mese dal ricevimento della richiesta…”. Infine, si rileva che il riscontro al soggetto interessato deve essere fornito, ai sensi dell’art. 12 paragrafo 1) del GDPR, di regola in forma scritta (anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici), e deve essere, soprattutto, intellegibile (a un esponente medio) e conciso.
Archiviazione del riscontro all’esercizio dei diritti del soggetto interessato
Nel rispetto del principio di accountability ex artt. 5 paragrafo 2) e 25 del GDPR, il Titolare del trattamento si impegna a registrare ed archiviare qualsivoglia richiesta (e relativo riscontro) avente ad oggetto l’esercizio di un diritto da parte di un soggetto interessato.
Titolare del trattamento
Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 con sede legale in Roma alla Via Portuense n. 240 – 00149 Roma (RM), in persona del Direttore Generale, Dr. Narciso Mostarda. E-mail: dirgen@ares118.it
DPO - Responsabile della protezione dei dati personale
Avv. Gabriele Borghi
E-mail: dpo@ares118.it