Logo Ares 118Il Sistema di Emergenza Sanitaria nel Lazio

Il Sistema di Emergenza Sanitaria nel Lazio
Una situazione di emergenza sanitaria rappresenta un evento improvviso ed imprevedibile che, per essere risolto tempestivamente con esito positivo, deve prevedere un’organizzazione complessa e dinamica, capace di garantire a tutti i cittadini interventi di soccorso adeguati.

L’Emergenza sanitaria, organizzata come sistema organico, ha inizio con l’atto di indirizzo e coordinamento predisposto con il DPR del 27 marzo 1992. L’intenzione del legislatore era rappresentata sia dalla volontà di creare un sistema in grado di portare il soccorso in modo professionale e rapido (entro 8 minuti nell’area urbana e 20 minuti nell’area extraurbana), che dalla necessità di assistere il paziente in maniera continuativa fino alla riabilitazione per restituirlo valido alla sua vita familiare e lavorativa. A questo fine, veniva predisposta la creazione e l’attivazione di un sistema di allarme regionale, da svilupparsi su base provinciale, collegato al numero telefonico dedicato, unico e gratuito 118. La complessità derivante dalla nascita di un’organizzazione di questo tipo comportava tempi di applicazione diversi nelle varie regioni, tant’è vero che il sistema di emergenza afferente al numero 118 è stato completato, a livello nazionale, nel corso del 2004. Nella Regione Lazio, l’Ordinanza della Giunta Regionale n.144/92 e la D.G.R. n. 1004/04 hanno permesso la creazione organica del sistema di emergenza nella sua interezza. “Lazio Soccorso 118” nacque il 5 febbraio 1995 come unica entità in grado di fornire risposta a tutti i cittadini in caso di ricorso al numero unico e gratuito 118.

 

L’attività sviluppata dal momento dell’attivazione del sistema 118 lo ha reso un elemento indispensabile dell’attività sanitaria ragionale, divenendo per i cittadini un punto di riferimento costante.

 

La validità dell’organizzazione del sistema e la professionalità degli operatori sono stati riconosciuti e segnalati dai più alti vertici dello Stato italiano e di molti Stati stranieri, oltre che da Organizzazioni Internazionali. I successi ottenuti ed il gradimento della popolazione hanno fatto scaturire la necessità di rendere autonomo il sistema di emergenza territoriale. Con la Legge Regionale n.9 del 3 agosto 2004, è nata quindi l’Azienda Regionale per l’Emergenza Sanitaria – ARES 118.

 

Chiara l’intenzione del legislatore che ha cercato di:

  • creare un sistema capace di rispondere in modo compiuto ed omogeneo ai bisogni di coloro che si trovano in una situazione di emergenza sanitaria;
  • assicurare il trasporto ed il ricovero di pazienti critici nei presidi ospedalieri idonei;
  • assicurare copertura sanitaria ed integrazione operativa, congiuntamente agli altri corpi istituzionali, in caso di catastrofi e maxiemergenze.

Le componenti principali di un sistema di emergenza sono rappresentate da un insieme di componenti diverse:

    • CITTADINO;
    • MEDICI DI MEDICINA GENERALE;
    • SERVIZIO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE che garantisce la continuità dell’assistenza fornita dal Medico di Medicina Generale in orario notturno, prefestivo e festivo;
    • SISTEMA 118, suddiviso in Centrale Operativa Regionale, 5 Centrali Operative Provinciali (situate in ogni capoluogo di Provincia) ed una serie di Postazioni Territoriali dislocate sul territorio in modo da poter intervenire sul luogo dell’evento nel più breve tempo possibile;
    • SISTEMA OSPEDALIERO. Sulla base di questa organizzazione, il cittadino che si trovi in una situazione di emergenza sanitaria può rivolgersi al proprio Medico diMedicina Generale negli orari previsti, al Servizio di Continuità Assistenziale (conosciuto come Guardia Medica), oppure al numero telefonico118 per richiedere direttamente un intervento di soccorso. Il numero è unico e gratuito: la telefonata viene indirizzata automaticamente sulla Centrale Provinciale che è operativa 24 ore al giorno tutti i giorni dell’anno. Per ognuna delle componenti del sistema sopra riportate, esistono diversi livelli di competenza.

In particolare:

  • IL CITTADINO deve essere informato sul corretto utilizzo del sistema di emergenza ed essere messo in grado di valutare a chi richiedere l’intervento di soccorso e quali dati sia necessario fornire per ottenere un intervento di soccorso adeguato, in modo da ridurre le richieste improprie con il relativo carico di lavoro delle strutture dedicate all’emergenza (118 e Presidi Ospedalieri). Nel caso di una richiesta rivolta al Sistema 118, devono essere forniti all’operatore che risponde al telefono i seguenti dati: il proprio nominativo, un numero telefonico di riferimento a cui poter essere richiamati, cosa è accaduto, dove è accaduto, quante persone sono coinvolte. La conversazione va svolta con voce chiara e debbono essere fornite tutte le notizie richieste dall’operatore che ha il compito analizzare la richiesta, classificarne la gravità, individuare ed indirizzare il mezzo di soccorso, informando l’equipaggio sanitario dell’accaduto. L’utente, terminata la comunicazione, deve lasciare libera la linea, in modo tale da permettere di essere richiamato dagli operatori in caso di ulteriori chiarimenti.
  • Il MEDICO DI MEDICINA GENERALE ed i Medici del SERVIZIO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE sono tenuti a rispondere alle richieste di soccorso, valutarle e richiedere, se necessario, l’intervento del Sistema 118.
  • L’OPERATORE DELLA CENTRALE 118, ricevuta la richiesta di soccorso, assegna un codice colore di gravità in base alle valutazioni ed invia il mezzo di soccorso ritenuto adeguato e più vicino al luogo in cui è stato segnalato l’evento. Eseguito l’intervento di soccorso, il paziente viene trasportato nel Presidio Ospedaliero di riferimento o, su segnalazione della Centrale Operativa, presso il Presidio Ospedaliero in grado di affrontare e risolvere il problema presentato.
  • Il SISTEMA OSPEDALIERO, secondo l’organizzazione regionale dell’emergenza, comprende:
  1. I Punti di Primo Intervento, fissi o mobili, in cui è possibile effettuare interventi minori, stabilizzare e richiedere il trasporto presso un Presidio ospedaliero idoneo;
  2. I Pronto Soccorso Ospedalieri che assicurano accertamenti diagnostici e gli interventi necessari a risolvere il problema presentato provvedendo, se necessario, alla stabilizzazione del paziente ed al suo trasferimento protetto in un Presidio Ospedaliero di livello superiore;
  3. I Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione di I Livello che assicurano, essendo presenti le specialità, livelli di assistenza adeguati e caratterizzati dalle funzioni di: pronto soccorso e accettazione, osservazione e breve degenza, rianimazione. Assicurano interventi diagnostico terapeutici di medicina e chirurgia generale, ortopedia, traumatologia e cardiologia. Rappresentano il riferimento, per area territoriale, delle due strutture precedenti, tramite collegamenti tecnico organizzativi;
  4. I Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione di II Livello che rappresentano ed offrono il livello di assistenza più elevato, assicurando le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza quali la Cardiochirurgia, la Neurochirurgia, la Terapia Intensiva Neonatale, la Chirurgia vascolare, la Rianimazione e la Chirurgia toracica, secondo le indicazioni previste dalla programmazione regionale.

Data pubblicazione 07/11/2009 15:33
Ultima modifica 24/07/2023 13:34