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Tipologia di Intervento

L'eliambulanza viene attivata su indicazione della C.O. di riferimento in caso di:

  • "Codice rosso" (pazienti in imminente pericolo di vita)
  • Emergenze traumatiche e non in località disagiate
  • Emergenze traumatiche e non in luoghi distanti da strutture sanitarie dedicate all'emergenza, con presumibile tempo di percorrenza superiore ai 20 minuti fuori all'area urbana
  • Incidenti in abitazioni isolate o stabilimenti industriali
  • Ferite d'arma da fuoco o arma bianca in ambiente extraurbano
  • Incidenti sportivi in campi extraurbani
  • Caduta da un'altezza di oltre 5 metri
  • Infortuni sul lavoro in stabilimenti extraurbani
  • Casi di annegamento
  • Infortuni agricoli
  • Ustioni
  • Ferite penetranti
  • Trauma spinale
  • Fratture multiple
  • Incidenti stradali anche con numerosi veicoli coinvolti
  • Incidenti con più feriti
  • Notizie di feriti incastrati

L'intervento primario spesso obbliga il velivolo ad atterrare in luoghi impervi, zone disagiate, lungo strade di campagna o autostrade, nei pressi di casolari isolati o ai margini di un bosco; inoltre può accadere che l'elicottero giunga sul posto prima del personale di terra, il che comporta una fase di ricerca del target con volo a bassa quota sulla zona interessata. Viste le difficoltà ambientali che si verificano nei soccorsi primari, per motivi di sicurezza, questo tipo di operazioni viene realizzato solo in ambito diurno, e potrà come già detto avvalersi dell'uso del verricello che permetterà al medico e all'infermiere di raggiungere ancora più tempestivamente il paziente da trattare e da stabilizzare e ridurre ulteriormente le missioni annullate in itinere, causa inconvenienti di comunicazione per il rendez-vous. È attualmente in atto la realizzazione di un progetto che prevede l'addestramento di tutto il personale sanitario all'impiego del verricello.
Gli interventi secondari riguardano invece il trasporto di pazienti anche gravi, ma già sottoposti alle prime cure, quindi in condizioni più o meno stabili, da una struttura sanitaria di primo livello (PS o DEA I livello) a un presidio ospedaliero ad alta specializzazione idoneo per il trattamento della patologia (DEA II livello). Attualmente questi trasferimenti urgenti vengono indirizzati esclusivamente verso la Capitale, dove sono presenti DEA di II livello. Questi interventi sono attuabili anche di notte per via della presenza di elisuperfici illuminate e predisposte ed assumono particolare importanza per le isole dell'Arcipelago Pontino, che sono dotate solo di Postazioni di Pronto Soccorso.
 
Intervento Primario

  • Trasporto del paziente da zone non raggiungibili da mezzi terrestri
  • Intervento Secondario
  • Trasporto interospedaliero del paziente
  • Trasporto Organi
  • Trasporto di organi per trapianto

Quando il velivolo non è in grado di atterrare in prossimità del luogo dell'evento, viene attivata la procedura di "rendez-vous" con i mezzi di soccorso terrestri, mantenendo costanti comunicazioni fra velivolo e mezzo terrestre, tramite la C.O. di riferimento: a tal fine, su tutto il territorio regionale, sono state individuate varie aree di rendez-vous, soprattutto lungo il nastro autostradale, alla volta delle quali il mezzo terrestre, una volta prestati i primi soccorsi, si dirige per consentire il più celere trasporto aereo. È gia stato ratificato nel Febbraio 2005 dopo un biennio di sperimentazione, presso la Prefettura di Roma, il primo protocollo nazionale d'intesa tra ARES 118 - Elisoccorso, Polizia Stradale, Società Autostrade, Anas e Polizia Provinciale per il coordinamento degli interventi dell'eliambulanza lungo la rete viaria regionale (autostrade, strade consolari e strade statali e provinciali).

Data pubblicazione 07/11/2009 09:56
Ultima modifica 21/12/2024 16:37