Logo Ares 118Obiettivi e Attivit

OBIETTIVI STRATEGICI ARES 118 SUL RISK MANAGEMENT

 L’impegno continuo per la Sicurezza dei Pazienti è fondamentale vettore per la realizzazione delle politiche di governo clinico e più in generale della qualità nei servizi sanitari. L’Azienda, nel rispetto del proprio sistema valoriale, intende assicurare una adeguata qualità di vita lavorativa agli operatori che, a vario titolo, esercitano la loro funzione nell'attività di soccorso, riducendone i rischi, al fine di evitare potenziali situazioni dannose per se stessi e per le persone assistite.

Nel Piano Strategico dell’Azienda ARES 118 è previsto il potenziamento delle attività connesse al Risk Management mediante:

  • Adozione ed attuazione di un piano aziendale per la gestione del rischio clinico, orientato alla sicurezza dei pazienti, operatori ed ambiente, che comprenda anche la prevenzione ed il controllo delle Infezioni Correlate all'Assistenza e contempli ruoli, responsabilità, risorse impiegate, monitoraggio, verifiche e formazione;
  • Partecipazione al flusso di segnalazione SIMES (Sistema Informativo per il Monitoraggio degli errori in Sanità) così come previsto dalla normativa nazionale e dalle disposizione regionali in materia.
  • Attività di analisi delle segnalazioni spontanee di criticità.
  • Umanizzazione delle cure,


ATTIVITA’ DELLA U.O. RISK MANAGEMENT ARES 118 

  • Partecipazione del Risk Manager ai lavori del Centro Regionale di rischio Clinico CRRC della Regione Lazio che ha il compito di coordinare gli interventi tra Regione e Aziende Sanitarie per le  specifiche di riferimento;
  • Fornire supervisione e supporto alla rete degli Auditor;
  • Gestire il data base interno degli eventi avversi, eventi sentinella e near miss con registrazione dei dati e classificazione delle informazioni per gravità e frequenza;
  • Coordinare l’analisi degli eventi avversi e degli errori umani mediante specifiche tecniche di analisi sistemica dell’evento avverso (Root Cause Analysis, Protocollo di Londra);
  • Monitoraggio continuo, attraverso lo sviluppo e la manutenzione di un sistema di gestione, dei livelli di rischio insiti nel sistema organizzativo con la UO RSPP;
  • Pianificazione continua delle attività per il miglioramento della sicurezza del paziente in coerenza con i trend di sviluppo e le caratteristiche specifiche del fenomeno del rischio clinico;
  • Realizzazione di statistiche descrittive e analitiche delle dimensioni principali del rischio clinico finalizzate all’analisi e all’orientamento degli interventi successivi;
  • Mantenimento della rete di attività di gestione del rischio sul territorio attraverso il coordinamento degli operatori collocati ai diversi livelli del sistema;
  • Collaborazione continua con le altre figure professionali atte a promuovere la sicurezza;
  • Creazione di un’immagine aziendale centrata sulla garanzia della sicurezza e la gestione del rischio;
  • Definizione degli strumenti per l’individuazione e valutazione dei rischi, di individuazione delle criticità, delle azioni e degli strumenti per la riduzione dei danni ai pazienti, agli Operatori e al patrimonio aziendale;
  • Predisposizione e attuazione di piani per contenere i costi assicurativi e la riduzione del contenzioso;
  • Predisposizione dei Piani Annuali di Risk Management (PARM) che prevedono azioni su obiettivi definiti secondo il cronoprogramma stabilito dalla Regione Lazio con successivo monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività prefissate, dei risultati raggiunti e delle azioni intraprese per il raggiungimento degli Obiettivi Strategici Regionali;
  • Coordinamento del Comitato di Rischio Aziendale (CRA) e partecipazione alle attività del Comitato Valutazione Sinistri (CVS);
  • Registrazione degli eventi sentinella attraverso l’inserimento nel Sistema Informativo per il Monitoraggio degli errori in Sanità (SIMES) secondo le modalità e le tempistiche previste dal protocollo ministeriale;
  • Diffusione ed implementazione del sistema di Incident Reporting Aziendale;
  • Monitoraggio dei flussi documentali richiesti alle altre UOC per l’analisi degli eventi;
  • Provvedere alla mappatura dei rischi aziendali attraverso la determinazione della frequenza e del livello di gravità degli eventi, l’identificazione delle cause e dei fattori contribuenti, l’analisi della sinistrosità aziendale e del contenzioso, l’analisi del fenomeno infortunistico, la valutazione retrospettiva delle Schede di Soccorso, l’analisi delle segnalazioni degli Atti di Violenza, l’analisi dei reclami utenti;
  • Formazione degli Operatori sulle tematiche del rischio clinico anche con riferimento all’ambito medico legale;
  • Partecipazione all’elaborazione di linee-guida, protocolli e procedure di ambito del rischio clinico;
  • Espletamento dell’attività Aziendale di Farmacovigilanza secondo delibera ARES n. 357 del 22 Luglio 2013;
  • Attività di informazione sul Risk Management e la Qualità per Operatori, Cittadini e caregivers;
  • Diffusione agli Operatori delle “Raccomandazioni” sul Rischio Clinico emanate dal Ministero della Salute.
  • Umanizzazione delle cure.

Data pubblicazione 01/05/2013 09:59
Ultima modifica 22/12/2024 03:55